Stress e burnout sono la stessa cosa?
In questo periodo, mi capita molto spesso di sentire dire, dalle persone che si rivolgono a me, di sentirsi in burnout per farmi capire di trovarsi in una situazione di stress, con molta stanchezza e confusione.
Ma è davvero burnout?
E’ importante fare un po’ di chiarezza tra
lo stress, che nell’ambito lavorativo è chiamato stress lavoro-correlato, e la sindrome burnout.
Lo stress lavoro-correlato è una condizione connessa alla professione che si svolge, ma anche all’ ambiente di lavoro, come viene gestita la sicurezza e la comunicazione, che tipo di relazioni sociali si vivono, dal clima organizzativo che lo caratterizza. E’ causato da un disequilibrio tra le richieste lavorative e la percezione delle proprie capacità per far fronte ad esse. Sul piano psicologico provoca la sensazione di non poter esercitare un controllo sulla situazione lavorativa, di non poter fronteggiare richieste e aspettative. Una condizione negativa con sintomi fisici, quali emicranie, mal di testa cronici, disturbi gastrointestinali, e psicologici, come fatica, ansia, disturbi del sonno, attacchi di panico e depressione.
Il burnout, invece, è un “fenomeno occupazionale” dovuto a stress cronico mal gestito. Colpisce soprattutto le persone che esercitano professioni d’aiuto con un utenza elevata, come ad esempio medici, ma anche infermieri e assistenti sociali, psicologi, poliziotti e gli avvocati.
Si tratta di lavoratori che investono competenze, abilità sociali, energie psichiche per soddisfare i bisogni della propria utenza e che svolgono, quindi, attività impegnative e pervasive da un punto di vista psicologico. E’ una condizione psicologica caratterizzata da un esaurimento emotivo, uno stato di malessere e di disagio, accompagnati da sensazioni di fallimento, di non essere più in grado di svolgere il proprio lavoro, senso di svuotamento di emozioni e molta frustrazione. I sintomi possono essere molto invalidanti da un punto di vista professionale-sociale, come la perdita di ideali, irritabilità e aggressività, ma anche da un punto di vista medico, perché possono danneggiare molto seriamente il nostro sistema immunitario.
Stress lavoro-correlato e burnout, sono condizioni che influenzano pesantemente il nostro stato di salute e di benessere, con gravi ripercussioni su tutta la nostra vita, anche personale e medica.
Chi ne è vittima può incorrere in serie difficoltà a livello esistenziale fino ad arrivare a disturbi di adattamento e patologie di tipo cronico. E’ per questo che è fondamentale, quando se ne è soggetti, affrontare un percorso clinico tramite centri specializzati nelle patologie legate allo stress ed alle disfunzionalità organizzative o tramite figure professionali quali lo psicologo, lo psicoterapeuta, lo psichiatra.
Anche la prevenzione, però, può essere uno strumento molto importante per evitare di arrivare agli eventuali effetti collaterali che possono derivare dal nostro lavoro.
Come?
Attraverso un lavoro attivo su noi stessi, assumendo un ruolo nei nostri confronti che ci permetta di non subire quello che viviamo, ma di gestirlo nel come lo viviamo.
Cercando, quindi, di lavorare sulla
gestione delle nostre emozioni attraverso una consapevolezza delle proprie dinamiche di pensiero ed emotive;
dall’ accrescimento delle proprie capacità organizzative e di delega; lavorando sulle nostre abilità di problem solving e il decision making per affrontare con maggiore sicurezza le situazioni difficili; creando un fondamentale equilibrio nella propria work life balance, attraverso un lavoro sui nostri ritmi di lavoro, sulle nostre pause e sul tempo dedicato allo svago.
Cercando, quindi, di incrementare le nostre soft skills e di lavorare su di sè con consapevolezza di chi siamo e cosa vogliamo davvero dalla nostra vita.
“La sofferenza non è dovuta alla cosa in sé, ma alla tua percezione, e tu hai il potere di revocarla in qualsiasi momento..”
DANIEL GOLEMAN