Molte persone sostengono che la chiave del loro successo lavorativo, sia stata il verificarsi di situazioni, che sono diventate delle importanti opportunità professionali. Eventi, come “l’aver incontrato una persona” o “essere stato nel posto giusto al momento giusto” , che possono essere casuali, ma che, se assumiamo un ruolo attivo nei confronti della realtà, possiamo anche pianificare e crearci, per riuscire a trarne beneficio.

Come sostenuto da Jhon D. Krumboltz ( psicologo comportamentista) nel 1996 nella sua Teoria della Casualità Pianificata, se da una parte esiste il caso, la sorte, dall’altra c’è

l’individuo che può operare, con un atteggiamento attivo, delle strategie e azioni,
per vivere questi eventi e crearsi delle opportunità professionali, che può lui stesso generare, pianificare.

Il termine “casualità” è accostato a quello “pianificata” in quanto è fondamentale, per avere successo, imparare a generare, riconoscere, ed incorporare gli eventi casuali nello sviluppo della propria carriera. Le persone devono imparare a creare e trasformare gli eventi inaspettati in opportunità di apprendimento e, quindi, importanti occasioni per avere successo professionale.

Ognuno di noi, quindi, può in qualche modo agire per influenzare gli eventi a proprio vantaggio, decidendo di aumentare la probabilità che si verifichi un evento “casuale”, semplicemente, impegnandosi in nuove iniziative.

Secondo Krumboltz, infatti,

alla base del successo professionale c’è il decidere di intraprendere nuove attività, attraverso l’esplorazione.

Lo scopo è quello di rendere i soggetti attivi nell’anticipare il caso facendo, ad esempio, un inventario dei propri interessi, per passare in rassegna quelle attività (professionali e non) che potrebbero essere un ponte tra la persona e il mondo del lavoro.
E’, inoltre, necessario accrescere la capacità di essere disposti a cambiare i piani, ad assumersi i rischi, a lavorare per superare gli ostacoli e ad essere attivi nel perseguire i propri interessi. Competenze che rendono le persone capaci di afferrare le opportunità, che sono alla base del loro successo professionale:

La curiosità per essere aperti alle cose nuove, al cambiamento;

L’ essere perseveranti, non mollare al primo ostacolo, ma continuare a credere nel proprio progetto, fronteggiare le possibili avversità o momenti di crisi e rialzarsi o di continuare a provarci nonostante gli inconvenienti;

Avere la capacità di cambiare il proprio modo di vedere e osservare le cose, per assumere una prospettiva cognitiva flessibile, capace di adattarsi in maniera efficace; un saper cambiare, quindi, le attitudini, i comportamenti, le credenze e le circostanze;

Avere un atteggiamento caratterizzato da ottimismo e positività che permetta di guardare le nuove opportunità come possibili e attuabili;

Assumendosi dei rischi e mettendo in gioco sé stessi. Un saper agire e compiere delle azioni, anche se le conseguenze sono incerte.

E’ fondamentale, quindi, uno sviluppo e accrescimento di tali competenze e dell’abilità di pensare a nuove opzioni, di crearsi delle nuove opportunità professionali, attraverso un lavoro su sé stessi consapevole e attivo, che parte dalla definizione del proprio obiettivo professionale.

Rimanere aperti alle opportunità lavorative e generarne di nuove, fornisce una delle migliori strategie per crearsi una vita professionale di successo e felicità. Il termine “Felicità” deriva dal verbo Fèo: produco o fecondo.

“Nessuno accetta il caso come causa del proprio successo, ma solo del proprio fallimento.”
NASSIM NICHOLAS TALEB

 

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