Che cosa vuoi davvero dalla tua vita, il tuo macro-obiettivo? Questa domanda la pongo spesso, durante le sessioni di coaching e tutti mi rispondono la stessa cosa: essere Felice! Lo chiedo, non perché mi aspetto qualcosa di particolare, ma per ricordarglielo, per renderli consapevoli che, al di là di tutto, ognuno di noi ha un unico scopo nella vita: Essere Felici. Tutti.. Inclusa me. Una Life Coach
Come la consapevolezza può portarci a essere Felici? Possiamo essere contenti perché compriamo una nuova auto o facciamo un viaggio… ma quando i miei coachee mi rispondono, durante le sessioni di coaching, non parlano di un qualcosa di effimero, ma fanno riferimento a uno stato di benessere psicofisico, un qualcosa di più profondo e duraturo, che non dipende e si fa influenzare dalla realtà esterna… parlano del Sé.
Conoscere se stessi, è importante perché permette di fare le cose che si amano davvero, di vivere secondo i propri valori e se vi si rinuncia, l’autostima precipita e arriva un senso di malessere…di vuoto… a cui molti non fanno attenzione, pensano che sia una cosa naturale, ma non lo è proprio per nulla. La differenza tra ciò che sei, il tuo mondo autentico e il modo con cui ti presenti all’esterno può essere chiamato Divario d’Integrità, la propria.
L’obiettivo, attraverso il coaching, potrebbe essere di chiudere questo divario approfondendo la conoscenza con se stessi, dei propri valori, desideri, come si vorrebbe condurre la propria vita. Il mio interesse primario è il benessere psicofisico delle persone, di dare loro supporto nel riscoprire le risorse e potenzialità, il se’ autentico.
Il coaching cos’è? Un processo di facilitazione di conoscenza e di consapevolezza di se stessi
e per accompagnare le persone in questo percorso ritengo siano fondamentali i miei strumenti: Un Coaching Evolutivo che facilita e sostiene lo sviluppo del potenziale agendo sulla consapevolezza, autodeterminazione, responsabilità e benessere psicofisico.
Sviluppare la conoscenza delle proprie risorse e potenzialità è importante perché noi vediamo il mondo per ciò che siamo e non per ciò che è, la realtà percepita è soggettiva, come se la guardassimo attraverso una vetrata policroma che agisce da filtro sul mondo. Le nostre lenti sono schemi mentali, pregiudizi, rappresentazioni che hanno origine dalle esperienze, dal contesto socioculturale.
La credenza più comune, invece, è che tutti abbiano gli stessi occhiali e che quindi tutte le cose abbiamo un unico modo per essere interpretate, una sorta di realtà oggettiva, ma questa non esiste. Un potenziamento che cambia le credenze sui propri limiti e che incide nettamente sulla stima di sé, sulla percezione della propria autoefficacia e autodeterminazione è
Empowerment significato come un processo di crescita
che permette di far emergere risorse latenti e portare l’individuo ad appropriarsi consapevolmente del suo potenziale, ampliando le proprie possibilità. Quando frequentavo l’università e mi sono imbattuta su questo filone di psicologia, mi sono resa conto di quanto fosse importante per il benessere psicofisico delle persone, per il mio… di quanto i miei schemi mentali con cui mi muovevo nel mondo, influenzavano quello che facevo, i miei risultati; quando preparavo gli esami, infatti, ero io a decidere se sarebbero andati bene, io e solo io e alla prima apertura dei libri, indipendentemente da quanto studiavo.
Era la mia convinzione sul fatto che ci sarei riuscita o meno a decidere… se pensavo che un esame era fattibile, cominciava dentro di me tutto un percorso di convinzione, un non avere dubbi… ce la facevo e anche molto bene. Quando, invece, pensavo che fosse difficile, fin dalla prima pagina letta, non ce la facevo, nonostante avessi studiato tantissimo.
La Mindfulness, dall’indiano SATI, è un’attitudine che si coltiva attraverso una pratica di meditazione e che permette di lavorare sulla consapevolezza, importante per raggiungere e coltivare un equilibro emozionale e un benessere psicologico.
Mindfulness significato, come un portare attenzione, consapevolezza e accettazione del presente in modo curioso e non giudicante,
vuol dire imparare, quindi, a vivere nel qui ed ora, unica dimensione temporale reale e di lavorare per raggiungere uno stato soggettivo di benessere grazie anche alla conoscenza degli stati mentali emotivi e all’accettarsi e accettare senza giudizi e pregiudizi.
“UN INDIVIDUO CHE NON CONOSCE VERAMENTE SE STESSO NON CONOSCE NIENTE”